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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

La calda bellezza della Terra vestita dalla primavera - di Edoardo Rossetti

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Ieri era una giornata normale come tutte le altre, quando guardando fuori dalla finestra ho notato una cosa: gli alberi sembravano come rinati: era arrivata la primavera.   Il primo profumo di fiore accende la nuova stagione. Si inchinano i venti, la neve, il freddo, discretamente si tace. La forza di un nuovo respiro fa sussultare le vite. Lo scrigno di terra si apre spargendo tesori: colori, profumi, sapori. Sorrisi di bambini sui prati, sospinti dai venti, sussurrano un nome: è un suono di gioia che canta l’arrivo della primavera. Si tende l’orecchio, spesso per cogliere rumori di cui non ci eravamo mai accorti: fruscii tra i rami, il verso di una rondinella che torna dal mare, ha le ali molto stanche e deve riposare… Qui sotto la mia gronda c’è un piccolo posticino che il sole tutto inonda quando si fa mattino. Qui fabbrichi il tuo nido dove puoi far riposare le tue ali stanche. La luce del giorno si prolunga di giorno in giorno ma nella notte senza strada la luce del p

Prima che tutto svanisca - di Elena Carrara

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Mi sono svegliata presto questa mattina. Forse un rumore ha disturbato il mio sonno. Ho alzato la tapparella. E’ un giorno come molti altri quando la città dorme ancora. Sulla linea dell'orizzonte sta nascendo il sole. Il cielo è limpido, tinto da migliaia di sfumature. E' una vista surreale. Già si sente il calore della luce che filtra dalla finestra. I primi raggi del sole illuminano la stanza e dipingono i grattacieli vicini che ne riflettono la luce. Gli alberi sono adorni delle prime gemme, gli uccellini cinguettano e nella ricerca di cibo volano da un ramo all'altro. Le ombre della notte  svaniscono mentre  il prato del parco si colora di un verde brillante. Le fronde degli alberi si muovono per la leggera brezza mattutina. Nell' aria si diffonde il profumo della primavera, un profumo fresco e dolce.  I timidi raggi del sole che riescono a penetrare tra le fronde degli alberi in fiore illuminano e fanno risplendere le ultime gocce di rugiada che si sono format

L’incantevole risveglio della natura - di Selina Straiescu

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Il termine primavera deriva dal latino “VER”, è la prima delle quattro stagioni ed è posta tra l’inverno e l’estate. Questa stagione inizia il 21 marzo, quando avviene l’equinozio, e termina il 20 giugno ovvero quando si verifica il solstizio estivo. Ma che cos’ha questa stagione di speciale? Qualcuno di noi direbbe: “il risveglio della natura” ma io direi che è più di un semplice risveglio, secondo me è l'inizio di una nuova vita. La caratteristica più evidente è la violenza positiva con qui questa stagione irrompe nelle nostre vite dopo i freddi mesi invernali. Tutto intorno a noi comincia a rinascere: gli alberi si colorano di verde, i primi fili di erba spuntano timidi e vigorosi dal terreno inaridito e freddo, le prime rondini iniziano a solcare cielo azzurro, e con il loro canto, annunciano al mondo l'arrivo della primavera. Anche l’aria cambia: il vento frizzante del mattino comincia a farsi più tiepido e si respira un profumo di rinascita. Le giornate si

La Primavera, solo pochi mesi per viverci insieme - di Ilaria Boeri

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Fui svegliata da una luce diversa, più forte e luminosa. Spalancai gli occhi, mi alzai e guardai fuori dalla finestra, vidi che una sfera di luce si stava alzando e iniziò ad illuminava tutto quello che trovava. Il cielo era di un color celeste, era libero, senza nuvole che potevano cambiare il suo colore o coprire la luminosità della nostra Stella. Quel cielo mi dava una sensazione di libertà, mi faceva venire anche voglia di scappare e di volare libera verso l’infinito. Mi preparai per affrontare quella giornata che si sarebbe rivelata una giornata diversa, più luminosa e piena di felicità. Scesi le scale, aprii il portone e all’improvviso mi investì un vento fresco che portava con sé una brezza leggera che mi mosse i capelli. Con sé portò anche un profumo di fiori che all’inizio non seppi distinguerne la specie ma dopo capii che erano gerani. Mentre attraversai la via che mi avrebbe portata alla fermata dell’autobus, camminando sentii un rumore, anzi, un suono delicato, nuovo e

La rigogliosa fecondità della primavera - di Flavio Murgolo

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Ho guardato fuori dalla finestra l’altra sera. Sembrava una notte come le altre. Ma all’orizzonte si stava alzando la luna. Era piena, lucente come un volto attonito che si affacciasse da un altro mondo sulla campagna. Allora con i ragazzi siamo usciti. Noi di città ci siamo dimenticati quanto è diversa la notte quando la luna è piena. Già lo scricchiolio della ghiaia sotto i passi è diverso dal solito. Si tende l’orecchio come a cogliere i rumori di cui non ci eravamo mai accorti. Fruscii tra le foglie ed i fiori appena sbocciati sui rami, ed il verso di un uccello che subito, all’avvicinarci, tace. La bambina stringe forte la mano nella tua. L’unico lampione è alle spalle. Davanti, di fianco, le vigne del Monferrato sono appena state piantate. Non fa freddo, ma c’è una brezza primaverile, e le foglie sono appena spuntate più verdi che mai, con alcuni alberi che presentano una chioma rosacea. Ci sono distese di campi coltivati ad ortaggi ed altri seminati a girasoli, che fra qualc